La signora Elisabeth Warren fa parte del Senato americano da oltre otto anni. È quindi una professionista della politica e, come si dice a Napoli, molto scafata. Nel super martedì delle primarie democratiche è stata trombata (definizione del gergo politico che fa riferimento a chi tenta di suonare la tromba e gli viene fuori una pernacchia) persino nel suo stato, il Massachusetts. A questo punto tutti si attendevano che si ritirasse dalla competizione nella quale ormai emergevano due punti di riferimento: Joe Biden e Bernie Sanders. La signora Warren dopo aver gettato la spugna si è ben guardata dal dire se avrebbe fatto un endorsement a l'uno o all'altro. Anzi, è il caso di dire che destava una certa sorpresa il fatto che la signora non si fosse dichiarata fautrice delle tesi politiche sviluppate dal cosiddetto socialista Bernie Sanders, visto che per 14 mesi di campagna ossessiva aveva fatto a gara con lui nel dichiarare tutto il suo disprezzo nei confronti delle corporation, di Wall Street, dei soldi diffusi a piene mani dal signor Bloomberg ex sindaco di New York, della necessita' di fare una rivoluzione. Ha destato sorpresa anche la sviolinatura fattale da Barnie Sanders per cercare di smuoverla dal suo mancato sostegno. È cominciata una sistematica campagna di lifting facciale e promozione politica della signora Warren della quale si attende al più presto l'appoggio all'ex vice presidente Biden purché Elisabeth sia inserita nel ticket che sarà presentato alla convention democratica del prossimo luglio, aspirando al ruolo di vicepresidente. In un'ora di intervista sulla MSNBC fatta da Rachel Maddow, la senatrice Warren ha suonato il disco della vecchia zia, della quale ci si può fidare, nonostante alcune asprezze di comportamento passato, quella che bacia i bambini ad ogni cantonata, quella sicuramente che prepara la migliore torta di mele. È molto probabile che l'ex vicepresidente Biden preferisca la signora Warren a Pete Buttigieg, ex sindaco di South Bend, cittadina dell'Indiana, 38 anni, veterano di guerra, poliglotta in una nazione dove si parla male persino l'inglese, omosessuale dichiarato e sposato. Nonostante lo sbandieramento nazionale a favore di quelli che non praticano il classico orientamento sessuale, quando poi si tratta di andare a titillare il voto dell'americano ordinario viene fuori che la preferenza cade sempre su chi è allineato ai canoni tradizionali di comportamento. Conclusione: la zia Elisabeth Warren con buona probabilità darà il suo endorsement a Joe Biden che ne farà tesoro perché Donald Trump sta rispolverando le note accuse contro il figlio Hunter accusato di corruzione nella corrotta Ucraina. Oscar Bartoli
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